Pioggia a Montaner


Stradine vuote, balconi chiusi,
fenestre aperte, pero.
Si sentono rumori di casa,
qualche voce di donna.
E piove, piove.
Quant aqua!
Certo, che é immpossibile -
noi due!
Chi siamo!

Nessuno per strada,
io peró, come sempre, ho un impegno.
Cammino, nella piogga, il bambino a mano.
Sono fuori, e piove, e voi a casa,
avete vostri affari.
Li sento, i vostri affari,
attraverso le finestre:
Lavare i piatti, -
abbassare la televisione, -
mettere l'ombrello all aperto, -
chiudere la porta -
sono fuori, e mi pare, é sempre cosi.
Certo - che é impossibile -
chi siamo,
noi due!

Ho trovato il sentiero,
ho trovato la casa del muratore.
Ho detto il mio "permesso?"
E lui ha detto il suo "avanti".
Come piove ancora,
i stivali di gomma del bambino
fanno grandi laghi sul pavimento.
Odore di casa, non casa mia, pero.
Mai.
Certo che e impossibile-
chi siamo, noi due!

Poi, tornando, tutto tranquillo.
Le nebbie si alzano come una coperta.
Una collina doppo l'altra si vede.
Per i sentieri di Montaner:
Qualche movimento -
una voce chi urla
un'alttra chi risponde,.
Le nebbie si alzano e la vita quotidiana puó continuare.
Tornando a casa vedo, che sotto la porta dell'asilo
parlano insieme i ragazzi.
Certo, che é impossibile.
Noi due - chi siamo!

A casa mia levo i stivali del bambino.
Metto ad assiugare calze e pantaloni.
Il libro, che era davanti la porta
lo metto sulla tavola.
I letti, anchora sfatti,
aspettano come buoni amici.
É come sempre: I bambini non vogliono andare dormire.
finalmente riesco a fare un passo tranquillo
d'avanti la casa.
Mi fermo un attimo e vedo
la luna, chiara e tonda,
senza dubbio.
É certo che é impossibile?
Chi siamo, noi due?


Alle Texte und Grafiken © COD Wien, 2002